IL RISCALDAMENTO A LEGNA: quali apparecchi scegliere.

Cosa significa riscaldare a legna ? Riscaldare a legna si può e conviene!

In primis serve considerare il fatto che la combustione della legna e dei derivati quali pellet, cippato ecc si inserisce all’interno di un ciclo che non incide sulle emissioni di CO2 (anidride carbonica), cioè non aggiunge ulteriore CO2 al ciclo complessivo. Il carbonio presente nella legna viene rilasciato nella stessa quantità in cui verrebbe rilasciato dall’albero se si trovasse nel suo ambiente. Per questo motivo, la legna rispetta il ciclo della natura, a differenza di altri combustibili come il carbone, il gasolio e il gas naturale.CicloNatura

Ciò nonostante, purtroppo il residuo di combustione (fumo di legna) è inquinante. La causa dell’inquinamento e una scadente combustione, come avviene nelle stufe, nei caminetti e nelle cucine economiche di vecchio stampo che sono ancora enormemente diffuse, o come avviene quando si bruciano ramaglie all’aperto. In questi casi si diffondono in atmosfera idrocarburi, monossido di carbonio (CO), polveri (pm10) e fuliggini.

Ed è in questo frangente che le nostre scelte fanno la differenza. Caminetti e stufe di ultima generazione offrono altissime prestazioni in termini di combustione. Solo livelli altissimi di combustione differenziano la legna dalla combustione fossile. E di primaria importanza non aumentare la CO2 presente in atmosfera. Inoltre, esistono sistemi di depurazione selettiva che permetto di abbattere le concentrazioni di polveri sottili.

Parola d’ordine Alto Rendimento

Il rendimento è il rapporto tra due potenze (potenza utile e potenza bruciata), è un numero espresso in percentuale e quanto più è alto questa percentuale, tanto più il focolare è efficiente. In parole povere è la capacità dell’apparecchio di trasformare la potenza bruciata in potenza utile al riscaldamento

Il rendimento al focolare tiene in considerazione:

  1. Perdite di calore nella canna fumaria;
  2. Perdite nei residui (combustibili) che rimangono nelle ceneri;
  3. Perdite derivanti dalla combustione incompleta.

Il rendimento al focolare degli apparecchi domestici a legna raggiunge valori compresi tra il 70% e l'80% mentre per le stufe a pellet si possono raggiungere valori anche superiori al 90%.

I moderni apparecchi termici domestici a legna a caricamento manuale migliorano continuamente il livello di rendimento, che tuttavia può essere notevolmente influenzato dalla gestione. Ad esempio, l'impiego di legna umida e/o di grande dimensione, un elevato accesso d'aria, un sovraccarico del focolare possono compromettere fortemente il rendimento dell'apparecchio. L'influenza della gestione dell'apparecchio è molto meno rilevante nelle stufe a pellet, dove si impiega un combustibile omogeneo e caricato automaticamente. Innanzitutto è utile ricordare che una errata gestione dell'apparecchio può causare un aumento del fattore di emissione di circa 10 volte.
Il fattore di emissione è espresso in mg di particolato emesso per MJ di energia utile riferita al potere calorifico inferiore del legno (mg/MJ), oppure in mg di particolato rapportati alla quantità di fumo emessa (mg/Nm3). Per quanto riguarda le emissioni dei camini aperti si ha un fattore di emissione molto variabile, in media pari a ca. 250 mg/MJ (375 mg/Nm3); nei camini a inserto chiuso il risultato tipico varia tra 47 e 83 mg/MJ (70-125 mg/Nm3). Gli apparecchi a pellet e le caldaie a legna con tiraggio forzato raggiungono valori medi relativamente bassi, anche in condizioni di non ottimale gestione, con un valore tipico di circa 30 mg/MJ (45 mg/Nm3).Le stufe a pellet sono quelle che mostrano i più elevati rendimenti ed i minori fattori di emissione, variabili tra 15 e 75 mg/Nm3.